Brand Equality & Diversity
A livello globale negli ultimi anni abbiamo assistito a una importante marcia per il progresso sociale, accentuata ancor più dalla recente pandemia da Covid-19.
Questa imponente spinta ha dato la possibilità alle tematiche a forte impatto sociale di affermarsi, anche grazie al supporto di tali valori da parte dei grandi marchi internazionali.
Ma in un mercato che sta esplodendo, le aspettative aumentano rapidamente man mano che i consumatori diventano più informati, connessi ed esigenti.
In una recente ricerca condotta da GlobalWebIndex nel Regno Unito e negli Stati Uniti, è stato chiesto ai consumatori cosa, secondo loro, dovrebbero rappresentare i brand nel 2020.
Da subito è emerso che le caratteristiche tradizionali del brand sono ancora molto importanti per i consumatori. Qualità come il rapporto qualità-prezzo e l’affidabilità sono al centro delle loro aspettative nei confronti dei marchi.
Per tutte le generazioni, tuttavia, vediamo che sta emergendo una forte aspettativa di valore oltre l’acquisto. Per alcuni consumatori, il loro rapporto con i marchi è puramente funzionale, ma per molti, essi acquistano anche i valori e lo scopo etico di un marchio. Ad esempio, la metà dei consumatori vuole che i brand dimostrino una reale attenzione per i consumatori, mentre 4 su 10 vogliono che venga dimostrata una considerazione per l’ambiente.
Quando si tratta di mostrare sostegno per la Brand Equality & Diversity, sono circa un quarto i consumatori che hanno affermato di volerlo percepire dai marchi. Ed è il segmento più giovane ad esserne particolarmente coinvolto, con un terzo delle Gen Z e Millennials che lo sostengono.
È importante notare che quasi un quinto tra le nuove generazioni ha affermato che sceglierebbe un brand che mostra sostegno per l’uguaglianza e la diversità rispetto ad un altro che non trasmette tali valori.
Al giorno d’oggi non tutti i brand prendono in considerazione questi aspetti nella loro comunicazione con i consumatori, quindi quelli che lo fanno si stanno davvero distinguendo. E non c’è dubbio che gli eventi degli ultimi mesi porteranno a un incremento di questa cifra.
Le azioni parlano più forte delle parole
Facciamo un esempio conosciuto a tutti. Il mese del Pride è un evento annuale, celebrato in tutto il mondo ed è una grande opportunità per i brand di mostrare il loro sostegno alle comunità LGBTQ+.
Però è viva l’aspettativa nei consumatori di vedere tale attenzione alla tematica “Pride” non solo per un mese all’anno.
Scorrendo i social media nel mese del Pride, appaiono una marea di loghi di brand con i colori dell’arcobaleno, tanto che coloro che non partecipano sono per assurdo quelli che si distinguono. Lo stesso vale per i prodotti a tema Pride. Ma cosa pensano i consumatori?
Solo il 14% circa dei consumatori nel Regno Unito e negli Stati Uniti ritiene che cambiare un logo con i colori Pride o vendere prodotti a tema Pride sia il modo più importante per mostrare il proprio sostegno a questa tematica.
Naturalmente si tratta di iniziative importanti per mostrare il proprio sostegno, ma è lecito chiedersi cosa fanno questi brand al di là di ciò per sostenere tali cause.
Interessante notare come il marchio per la cura della pelle Kiehl’s abbia abbandonato i prodotti a tema Pride nel 2020, organizzando invece una diretta Instagram con gli ambasciatori LGBTQ+ , donando una grossa somma a The Trevor Project.
Questo è un esempio notevole di come un brand sia riuscito a mostrare ai consumatori di avvicinarsi alla tematica con maggiore autenticità e partecipazione.
Al giorno d’oggi quindi i brand non possono più permettersi di ignorare queste tematiche sociali, altrimenti corrono il rischio di essere ignorati o addirittura boicottati dalle generazioni future. I consumatori hanno bisogno di vedere una vicinanza tangibile a queste tematiche di forte impatto sociale.
Mostrare sostegno alla Brand Equality & Diversity, in conclusione, sta diventando un punto di estrema forza per un brand nel rapporto (presente e futuro) con i propri consumatori.